On the Road Again - La replica
Ti sono sinceramente ed empaticamente vicino, perché immagino che questa vita da rockstar (che un giorno ti ucciderà) non sia facile, fra aeroporti e alberghi di lusso, bagagli e cene d'affari, nani e ballerine.
Wednesday, May 31, 2006On the Road Again - La replicaTi sono sinceramente ed empaticamente vicino, perché immagino che questa vita da rockstar (che un giorno ti ucciderà) non sia facile, fra aeroporti e alberghi di lusso, bagagli e cene d'affari, nani e ballerine. Parlando di cose serie, la deorianafallacizzazione del nostro blog mi ha suggerito un'idea che potrebbe far "svoltare" il nostro progetto e che si riassume così: ci specializziamo nel lancio di merda addosso alla suddetta e quando essa muore noi diventiamo famosi in quanto moralmente colpevoli. Che te ne pare? Vero che quando mi spremo le meningi i risultati non tardano ad arrivare, eh? Eh? Eh? Eh? Questa, oppure ci accaniamo contro Ruini, decidi tu (tra l'altro volevo umilmente e rapidamente rispondere al Santo Padre che ad Auschwitz ha chiesto a Dio perché ha taciuto. Semplice, perché come diceva Hamm in Fin de partie: "Le salaud! Il n'existe pas!"). Bande sonore: Steppenwolf - Born to be wild
Tuesday, May 30, 2006La Vecchia Malefica
Dannazione, mi hai anticipato di qualche minuto, stavo componendo un post al fulmicotone sull'ultimo delirio mentale della vecchia (il link porta ad un post semplicemente geniale). Ma a questo punto sarebbe inutile, mai potrei nemmeno sfiorare le tue liriche tette. Vette. Vette, cazzo. In ogni caso, credo che il commento migliore sul rapporto tra la vecchia ed il cancro sia in questo post di Dr.Strangeblog su Macchianera. Succinto ed incisivo. Riguardo alla malattia da te recentemente contratta, leggo che: The phenomenon is often, but not always, associated with occult belief, such as witchcraft. These panics frequently, but not exclusively, occur in places where access to education—particularly in science and human biology—is limited, or otherwise restricted (for example, when government policies restrict such education). Others have been reported under the influence of drug use.Non credo ti debba preoccupare troppo, segui questi consigli e vedrai che il tuo aggeggio si ergerà nuovamente in tutto il suo splendore. Abbinamento consigliato: Colli Euganei, Rosso Gemola 2001, Vignalta Mondo di merdaDai quotidiani di oggi pesco tre notiziuole che mi pare mostrino con particolare evidenza che il mondo è définitivement pourri et qu'il vaut mieux se retirer le plus vite possible dans une île où il fait 30 degrés toute l'année, en espérant bien qu'un tsunami ou la bombe ne vous chopent pas. 1) Neonazisti sul Lago Maggiore (e non si tratta di Tunnel). 2) Il partito dei pedofili in Olanda. 3) Oriana Fallaci (basta la parola). Senza soffermarmi sulle prime due - anche se sarebbe interessante conoscere quale buco legislativo rende possibile che in Italia, nell'anno domini 2006, un partito di manifesta ispirazione nazista possa legalmente formarsi e presentarsi a elezioni comunali - volevo solo rendervi partecipi del primo interrogativo che "l'ultima provocazione" della scrittrice (scusate il termine) e giornalista (con rispetto parlando) fiorentina (non mi va di dire toscana, mi sentirei chiamato in causa) mi ha suscitato. Premetto che si tratta di una considerazione medica, quindi fuori dal mio scibile, delicata e a volte persino di cattivo gusto, ma com'è che quando i genitori dei miei amici o le persone della mia famiglia erano ammalate di cancro se ne sono andate in 5-6 mesi e invece la Fallaci sono 5 anni che ci baca ininterrottamente le palle con le sue paturniae da zitella isterica ? P.S. Mi scuso per la poca scorrevolezza del post, pieno di incidentali e parentesi, ma ho appena appreso di essere affetto dalla Sindrome di Koro e sono un po' turbato, il che influisce sul mio stile narrativo. Bande sonore: Black Sabbath - Fairies wear boots Monday, May 29, 2006Day After
L'ennesima moltiplicazione dell'ultimo bicchiere. Questa mattina sono rinvenuto con un metaforico cartellino bianco legato all'alluce destro. Friday, May 26, 2006Erasmino alle 5 di mattina di un sabato qualunque - apparte la barba perché egli è glabro (mezz'uomo...)Thursday, May 25, 2006Restauri, altro che belle arti
Eh già, così in un paio di notti di follia ho rimesso a nuovo la facciata del nostro simpatico ricettacolo. Insomma, l'ho guardato non proprio da sobrissimo ed ho avuto l'illuminazione: non era per nulla in linea con le nostre personalità deformi. Era un vestito da focolarina addosso ad una puttana sudata sulla piazzola dell'autostrada. Per quanto qualche perverso lo possa trovare eccitante, era fuori fuoco. Ora va meglio, decisamente. L'ho voluto fare senza annunci, Compagno Segretario, come una sorpresina, come quelle piccole vietnamite che ti si infilano sinuose nel giaciglio. Ah, no, quello era il Vietnam, dannazione. Deve essere stato il fattore Orange. Comunque, divagazioni a parte, le mie pur limitate conoscenze tecniche sembrano aver dato il loro frutto, ora basta che il mio compagno di post scriva normalmente e il tutto sarà pubblicato in bianco, con i link in rosso. Nessun colore da cambiare, insomma - posti in nero ed esce in bianco. Profondo, eh?! I vecchi post resteranno in blu, ma tra qualche giorno chi se ne ricorderà, li terremo così come sono, per i postumi ed i posteri. Commenti? E non mi dire che la mia personalità metal ha preso il sopravvento, perchè io NON ho una personalità metal. Wednesday, May 24, 2006Chips (no, non c'entra Poncharello)
Sento urlare allo scandalo piuttosto spesso, ultimamente, generalmente a torto, a volte a ragione. Ma in diverse occasioni mi piace allontanarmi dal merito della questione, per osservarne gli aspetti più squisitamente tecnici e meccanici, ove per meccanica intendo in questa accezione il come si sia arrivati a rendere un determinato sviluppo pressoché inevitabile. Per passione seguo il settore del vino, ne leggo, lo assaggio, lo compro e soprattutto lo bevo, accompagnato spesso al cibo che meglio ne esalta il gusto. Spesso, a volte no, ma qui nessuno è un santo. Viaggiando parecchio ho anche la fortuna di assaggiare vini prodotti lontano, ben al di fuori della nostra vecchia Europa, con pratiche enologiche che – pur internazionalmente ammesse – a noi piccoli tradizionalisti fanno inorridire (in fondo siamo ancora quelli che se il tappo non è di sughero il vino non è buono, infelice confusione tra contenitore e contenuto di cui parlerò in un prossimo post). Insomma, negli ultimi tempi sono tutti inorriditi di fronte alla barbara pratica di utilizzare i chips per dare ai vini il gusto barricato, invece della naturale stagionatura in barriques. Secondo il sottoscritto tale pratica equivale a fare il vino con le polverine, va però detto che noi (Europei) diamo al vino un valore storico e culturale che al di fuori del Vecchio Continente viene considerato quantomeno bizzarro. Per gli altri il vino è un prodotto puro e semplice, e allora perché non scegliere di posizionarsi ad un prezzo più basso sul mercato con una pratica innovativa? Viene fatto da anni, da noi è stato sempre vietato, ora non lo sarà più, e tra pochi mesi anche in Europa (in Italia solo per i vini da tavola, esclusi quindi i VQPRD, ovvero DOC, DOCG etc) si potranno utilizzare pezzettini di legno senz’anima invece delle tanto maestose botti. Il Comitato di Gestione Vini ha ormai discusso gli ultimi aspetti, mancherebbe solo qualche rifinitura e l’ultimo accordo alla WTO, a Ginevra, e sarà (purtroppo) fatta. Vorrei però, visto che la mia idea è già chiara, fare qualche considerazione generale: 1. Con questo accordo potremmo molto probabilmente aver salvato qualcuna delle nostre denominazioni Europee, fino ad ora beatamente usurpate alla faccia della proprietà intellettuale. Non ci si doveva forse attendere di dover cedere qualcosa in cambio? 2. Con il Regolamento CE 2165/2005 del 20 dicembre 2005 la pratica era già stata introdotta in via sperimentale (allegato, punto 2c). Un po’ telefonata come modifica dopo l’accordo del settembre di cui sopra, non sembra? 3. Il Codice Internazionale delle Pratiche Enologiche, nella sezione 3.5.12.2 (Utilisation de morceaux de bois de chêne dans l’élaboration des vins) ne ammette l’uso da un bel po’. Molto probabilmente pensavamo che il nostro divieto potesse andare avanti ancora parecchio, ma era davvero possibile vietare una pratica ammessa dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino? Conclusioni? Smettiamola di pensare che le istituzioni internazionali non servano a nulla, smettiamola di mandare nelle diverse sedi (Parlamento Europeo in primis) chi non sappiamo come sistemare nel teatrino politico di casa nostra, invece delle persone giuste e competenti, smettiamola e cominciamo a lavorare seriamente, dove serve, quando serve. Perché poi le norme internazionali tornano a bussarti all’uscio di casa, e sono cazzi amari. Tuesday, May 23, 2006Reazionario: colui che reagisce ?
Domenica scorsa, dopo aver visitato l'ennesimo appartamento nel quale non vivrò, ho preso parte alla manif On s'en fout pas, una sfilata di 10 carri mobili sui quali suonavano a turno una quarantina di gruppi per raccogliere fondi contro le Sida. Io non ho cantato perché l'iniziativa era a scopo benefico e quindi non c'era niente da guadagnarci, ma erano della partita alcuni gruppi che a me non disgarbano affatto. Ovviamente trattavasi di manifestazione molto ggiovane, con tanto di canne che volavano, artisti a tutti i costi, ascelle pezzate, rastoni e fricchettoni, adolescenti in canottiera con capezzolo in avanscoperta, alternativi vari (nemmeno troppo), ricchi premi e cotillons.
L'ambiente ideale per Erasmino, noto adescatore di minorenni con l'alitosi etilica e la lingua marcia di nicotina; ambiente pressoché insopportabile per me che sono intollerante e demofobico e già alla seconda spinta avevo la tentazione di prendere per i capelli una giovine e volarla dal Pont Neuf. Nell'aria si poteva cogliere inoltre l'odore tipico dei neuroni in combustione e non temo smentite quando dico che gente di 20 anni così rovinata l'avevo vista solo a Christiania (e alla Union). La giornata si è conclusa per me anzitempo con l'arrivo di un acquazzone torrenziale, deus ex machina grazie al quale ho potuto riguadagnare la via di casa e che al tempo stesso ha permesso ai numerosi punkabbestia di lavarsi loro malgrado (parentesi culturale: forse non tutti sanno che secondo i precetti della religione PANC lavarsi è peccato, ma nel caso specifico, visto che l'acqua è caduta dal cielo e non c'è dolo, sono tutti giustificati, cani included). Termino la mia missiva rendendoVi noto che, navigando su internet, ho trovato ciò che voglio fare da grande e anche una donna per Erasmino. Malleus Maleficarum
Oggi ho vissuto un tipico episodio di bava alla bocca automobilistica. Aggirarsi per il Nord Italia durante un normale martedì pomeriggio già di per sè nuoce ad una psiche normale (e figuriamoci ad una anormale). Ma trovare un mostruoso ingorgo non previsto in un luogo ove tale ingorgo non dovrebbe essere e per motivi apparentemente incomprensibili supera ogni più cupa previsione. Ma il peggio deve ancora venire: in un flash di lucidità modello Johnny Mnemonic, cosa ti scorpro? Che la causa di tutto è il Giro d'Italia. Ora, capisco che per molti sia una circostanza normale e sopportabile, ma il sottoscritto odia tutte le manifestazioni collettive, siano esse calcistiche, ciclistiche, motoristiche o ludiche in generale (per chiari motivi di stomaco mi stanno invece simpatiche quelle alimentari ed enologiche, poiché essenzialmente basate su un profondo egoismo...) Continuo a non comprendere questa isteria collettiva, non capisco (più) il tifo (per nulla e per nessuno), gli idols, le passioni per qualche cocainomane con la chitarra in mano (se non in quanto cocainomane e basta) e soprattutto la gente che in un normale martedì pomeriggio non ha un cazzo da fare !!! E a migliaia, mica uno! Voglio una guida per evitarli, un GPS universale che mi dica anche quando c'è una partita dei pulcini al campetto della parrocchia di un paesino sperduto, sono disposto ad allungare un percorso di cento chilometri se necessario, ma non li sopporto più. E che cazzo! Datemi il mio MALLEUS MALEFICARUM delle manifestazioni collettive e brucerò Chrome. Monday, May 22, 2006Me So Horny, Me Love You Long Time
Sapevo che sarebbe accaduto, ho finalmente trovato il pezzo di cinematografia più citato dal sottoscritto, quello che chiunque abbia fatto (almeno) qualche nottata nei bassifondi di una qualsiasi capitale del Sud-Est asiatico riconoscerà con una certa emozione... Sunday, May 21, 2006C17 H21 NO4
Abbinamento consigliato: Brunello di Montalcino, Barbi Colombini, 1970 o Passito di Chambave “Voyat ”, 1955 Thursday, May 18, 2006Live from Zurich
Nel frattempo rientro, il weekend si avvicina e devo recuperare un po' di energie dalla serata di ieri, conclusasi in gloria... Aggiornamenti a presto, niente abbinamenti consigliati perchè ho un vago senso di nausea.
Tuesday, May 16, 2006Bono (sì, in porchetta)Ci sono celebrità che restano più sul cazzo di altre e a me, personalmente, non dispiacerebbe dare quattro schiaffi a quel maneggione di Bono Vox. Il miliardario irlandese infatti, non perde occasione per ostentare la sua sympathy verso le popolazioni più sfortunate del pianeta e così dopo aver annunciato la sua partenza in missione, ha pensato bene di farsi nominare direttore per un giorno dell'Independent e destinare metà dei proventi del numero oggi in edicola alla lotta contro l'Aids in Africa. Tuttavia, la facilità con la quale egli riesce a farsi ricevere da potenti della terra stile Blair è quantomeno sospetta e francamente intervistare Condy Rice su quali siano le sue dieci canzoni preferite, senza toccare l'argomento Iraq, è un po' come intervistare Andreotti e chiedergli di raccontare una barzelletta, evitando accuratamente di pronunciare i nomi di Salvo Lima e Pecorelli. Avevo già avuto modo di notare questa sua attitudine a prendere in considerazione solo quello che più gli fa comodo, sorvolando sui dettagli più fastidiosi, in un recente documentario su Bukowski: Born into this. Intervistato dal regista infatti (a sproposito, a mio avviso), Bono esprimeva tutta la sua stima verso lo scomparso scrittore americano e lasciava altresì intendere la reciprocità di questo sentimento. Ora, molto probabilmente se Bukowski fosse stato in vita lo avrebbe preso personalmente a calci nel culo, ma pur nell'impossibilità della suddetta punizione corporale le parole che si possono leggere in Il capitano è fuori a pranzo lasciano ben pochi dubbi su cosa Hank pensasse di colui che nel libro è chiamato "la rockstar": "Il gruppo rock aveva già attaccato, a tutta forza, un suono gigantesco. Venticinquemila persone. C'è stata una vibrazione, ma di breve durata. Era piuttosto semplicistico. Sono sicuro che le parole fossero buone ammesso che uno riuscisse a capirle. Probabilmente parlavano di Cause, Convenienze, Amori trovati e perduti, eccetera. La gente ha bisogno di questo: contro il sistema, contro i genitori, contro qualunque cosa. Ma un gruppo milionario e di successo come quello, qualsiasi cosa dicessero, ERANO ORMAI IL SISTEMA." In realtà l'ex rockstar (gli U2 non fanno una canzone decente da almeno 15 anni per cui il loro statuto di musicisti è caduto in prescrizione), nel tentativo poco credibile di riciclarsi come moderno Robin Hood, dimostra di non essere altro che uno dei numerosi avvoltoi che il genere umano annovera al proprio interno, diverso perché famoso, ma ugualmente meschino perché attira i riflettori su di sé facendo finta di richiamarli su tragedie di levatura mondiale. La nostra redazione si augura pertanto che nel suo prossimo viaggio in Africa Bono venga divorato da un leone o da una tribù di cannibali, oppure che si becchi l'Aids, così ce lo leviamo finalmente dalle palle, lui e i suoi occhialini del cazzo. Bande sonore: Rolling Stones - Paint it black Sunday, May 14, 2006Spleen (2)
Faccio del facile umorismo sul termine spleen, visto che sono stato richiamato bonariamente all'ordine per un'imperdonabile svista sulla paternità del termine stesso, che riconosco essere Baudelairiana. Maledetti poeti maledetti. Ho comprato questo libro oggi, pur sapendo che è con tutta probabilità un fake - tuttavia, essendo stato recensito in maniera entusiastica da Bret Easton Ellis, non potevo non possederlo. Dalle prime righe fa ben sperare, sembra scritto bene, e tratta temi di particolare importanza etica: Mi sveglia il rumore sordo del motore di un aereo e la sensazione di qualcosa di caldo che mi gocciola lungo il mento. Alzo la mano e mi tocco la faccia. I quattro denti davanti non ci sono più, ho un buco nella guancia, il naso è rotto e gli occhi sono così gonfi che non riesco quasi ad aprirli. Con uno sforzo li apro e mi guardo intorno e sono in fondo a un aeroplano e non ho nessuno vicino. Mi guardo i vestiti e i vestiti sono coperti di un miscuglio variopinto di sputo, muco, orina, vomito e sangue. Cerco a tentoni il pulsante della chiamata e lo trovo e lo premo e aspetto e trenta secondi dopo arriva un'Assistente di volo.
Niente abbinamenti enologici oggi, quelli di ieri erano delle chicche, mi sembra doveroso un post di silenzio. SpleenVolevo bonariamente tirare le orecchie a Erasmino, allievo negligente e distratto, ricordandogli le maternità notoriamente baudelairiana dello spleen, testimoniata dal fatto che il bravo Carlo scrisse, prima di Verlaine, ben 4 poemi che portavano questo titolo, l'ultimo dei quali resta il più famoso e riassume benissimo, tra l'altro, la giornata di oggi. Devo poi contraddirti per quello che riguarda l'adorazione nei confronti di Keith Richards: tale attività ha tutte le caratteristiche infatti per rientrare a pieno titolo nella fattispecie prevista per le sette, visto che la foto dimostra una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, che il chitarrista dei Rolling Stones è Satana. Bande sonore: Goran Bregovic - Spij kochanie, spij Saturday, May 13, 2006You're beautiful (sì, la fava)
Sabato mattina, avevo quasi obliato quanto fosse triste svegliarsi ad un'ora decente senza l'urlo di Munch nella testa, e sapere con lucida consapevolezza che sarà il momento della giornata in cui ti sentirai meglio. Niente ripiglio dunque, il che è già di per sè anticamera della noia, dello spleen, del mal de vivre e quant'altro. Fortunatamente i nostri potenti mezzi ci permettono di superare questa angoscia psicologica senza cadere in mano ad alcuna setta (ritengo infatti che l'adorazione per Keith Richards non possa rientrare in tale categoria). Abbiamo quindi impiegato il tempo a disposizione per una pacata analisi interiore, dalla quale è risultato che - grazie anche all'applicazione di un complesso algoritmo - il lavoro ideale dello scrivente è quello della persona nel cerchio in questa foto. Butta via, come si direbbe nei migliori think tanks. Invece, anche oggi non posso esimermi dal postarvi un piccolo e simpatico video, che ritrae il solito cerebroleso che, dopo avere preso le cose nella foto in alto a sinistra, si esibisce in una tesissima performance canora. Da campo di rieducazione nord coreano, per dirla con un eufemismo. Prima di uscire per il consueto tour del sabato, eccovi gli abbinamenti consigliati per il weekend, promessi ieri: Château Cadet Piola, Grand Cru Classé, Saint-Emilion, 2001 o in alternativa, se voleste rovinarvi, il classico Château Cheval Blanc, Grand Cru Classé, Saint-Emilion, 1990 o l'incomparabile Château d'Yquem Impériale, Sauternes, 1999
Friday, May 12, 2006Un killer un perchèèèèè
Devo ringraziare con tutto il cuore NumeroZero per questo video. Il gruppo si chiama Supercar, la canzone è Be. Sai mai che voleste scaric...ehmm.... comprarvi il CD. La lista delle vittime (quelle con il nome sovraimpresso in Jap) è qui, su El Blog Rarito. Da sbellicarsi, perfetta per un venerdì (da beoni). PS: per ora nessun abbinamento consigliato, appena consultatomi con il Prof. Birkmeyer (che fra le sue molteplici e poliedriche attività annovera anche la regia di questo video) vi farò sapere cosa dovreste bere nel weekend ormai alle porte... Wednesday, May 10, 2006Il professor BirckmeyerOggi mentre camminavo lungo i corridoi della mia università (Sorbonne Nuovelle e non il contrario) ero particolarmente orgoglioso di avere al mio fianco il professor Birckmeyer, il noto accademico tedesco già segretario particolare di Igor Smirnov e avvocato difensore di Richard Ramirez, nonché partner di squash di Luciano Moggi. Ufficialmente lo stimato biologo, che all'anagrafe risulta essere nato il 12 giugno del 1908 e quindi lo stesso giorno di Otto Skorzeny, era di passaggio a Paris III per intervenire ad una conferenza dal titolo "Großen Koalition ? Nique ta mère !", ma fonti più attendibili sostengono che altri sono i motivi del suo viaggio a Parigi e più in particolare i funerali dell'amico fraterno Wung Thu, il padrino della mafia cinese di Belleville recentemente scomparso. Altre indiscrezioni suggeriscono che Birckmeyer si trovasse nella capitale francese per discutere con Jean-Marie Le Pen gli ultimi dettagli relativi alla strategia da adottare nella prossima campagna elettorale, in vista delle presidenziali del 2007. Bande sonore: System of a down - P.L.U.C.K
Loschi figuri (come se piovesse intensamente)
A parte il fatto, non secondario, che faccio quello che mi pare, ho trovato il tempo per incontrare a Parigi il losco figuro che risponde al nome di Compagno Segretario. Il quale ha ben pensato, da buon "studente" della Nuovelle Sorbonne (Paris III),di farsi accompagnare in facoltà a consegnare la prima tranche delle sue fatiche, invece di offrirmi immediatamente da bere. Si è rifatto, di poco, con un rapido Kir (nemmeno Royal), ma lo giustifico per il poco tempo a disposizione. La prossima volta (21/06?) mi offrirà una serata al LIDO, e dimenticherò l'onta grazie alla mia naturale magnanimità. Se invece avete voglia/bisogno di utlizzare internet wireless gratis, vi consiglio la Brasserie Comptoir des Arts (100, rue Monge, Paris), che troverete all'uscita dela fermata del metro Censier-Daubenton (linea 7). Potrete comodamente sedervi e scroccare la connessione a qualcuno che abita nella zona e non ha protetto la sua rete (gli altri dodici proprietari delle reti rilevabili sono stati più furbi...). Che è quello che sto facendo io in questo momento, by the way. Mi avvio verso il ritorno in patria, non prima di un paio di birre, una (lauta) cena, un'ora e mezza di volo e due ore di macchina. Arrivo previsto a casa per le 2.30 di stanotte, salvo imprevisti. Comodo, insomma. Abbinamento consigliato: Les Pierres, Saint Amour, 1998 Tuesday, May 09, 2006Sgomento et déception
Apprendo solo adesso, con colpevole ritardo e solamente grazie alla navigazione telematica, dell'imminente venuta (in senso motorio) del signor Erasmino in terra francese. Anzi, se non piglio errore, leggendo il suo ultimo post mi par di capire che il damerino, a quest'ora, dovrebbe essere già giunto a Parigi. Non mi sorprendono pertanto le disgrazie che hanno coinvolto il suo cavo orale, le quali rientrano nella naturale logica del contrappasso del quale l'Alighieri ha sì mirabilmente illustrato il funzionamento nel suo Inferno, dato che il personaggio eponimo di questo blog non esita a telefonare nel cuore della notte durante i suoi scellerati e debosciati week end, ma non ritiene opportuno farsi vivo nel momento in cui fa tappa della città in cui vivo. "Murdoch... [stringe il microfono con forza, le vene degli avambracci e delle mani si gonfiano] sono io che vengo a prenderti !" Bouahahahahaha [risata diabolica o kekkoniana, n.d.r.] P.S. E poi togli la foto di quel tossico dal nostro sito, che già mi tocca vederlo pressoché tutti i giorni sui siti di Repubblica e del Corriere (l'informazione italiana, che bellezza).
Dente defunto
Mi ha abbandonato. Già, il primo molare inferiore destro che questa notte non mi ha fatto dormire non ce l'ha fatta. Preso dallo sconforto, sono venuto in ufficio alle 5 del mattino, per passare il tempo in maniera più costruttiva del rimestare ramingo il mio corpo fra le lenzuola. Ebbene, con l'aereo per Parigi in partenza tra poche ore sono riuscito a trovare una dentista libera alle 8 del mattino (con un'assistente piuttosto piacente, tra l'altro), nelle cui mani mi sono consegnato fiducioso, per abortire anzitempo il mio dente. Che però, scoperta live, si è suicidato prima che la dentista potesse sopprimerlo (in un impeto d'onore, immagino). Non è restato che constatarne la morte e ripulire il cadavere ancora fresco. Ora sto meglio, anche se ho la faccia ancora gommosa di anestesia. Credo la scena più giovane sia stata proprio il momento in cui la dentista ha alzato davanti ai miei occhi la siringona odontoiatrica, e mi ha chiesto: "Stia tranquillo, ha paura degli aghi?". Al che le ho risposto, ripensando alla notte di passione appena conclusa: "Buchi, buchi...". Però l'ho detto con la faccia di Pete Doherty... Abbinamento consigliato: Champagne POL ROGER, Cuvée Sir Winston Churchill, 1995 (per bagnare la prematura dipartita del mio molare...) Monday, May 08, 2006Parigi val bene una messa
Cerco di resistere ad un mal di denti agghiacciante - che neppure i postumi del weekend riescono a mettere in secondo piano - e preparare la borsa per un paio di giorni a Parigi. Per lavoro, malheureusement, e così non avrò il tempo di fare nemmeno una chiacchierata con il losco figuro che là dimora. Nel frattempo, sorvolando sulle italiane vicende, mi sembra che questa sia globalmente la notizia davvero preoccupante di questa giornata. Voglio dire, ma vi immaginate cosa si può trovare dentro la testa di Keith Richards??? Fate i bravi in mia assenza (sempre che non riesca a postarvi qualcosa dall'aeroporto o dall'hotel), sperando di non venire ucciso per strada da una fitta al secondo molare inferiore destro. Abbinamento consigliato: BEN RYE', Passito di Pantelleria, Donnafugata, 2004 (così mi anestetizza anche il dente...) Thursday, May 04, 2006Facciamoci del bene (enogastronomico)
Non li sopporto
Alle sette del mattino, mentre sto andando in ufficio, il mio limite di sopportazione è già pericolosamente vicino a quello di Mallory in Natural Born Killers (How sexy am I now, huh? Flirty boy! How sexy am I now?). Ma poichè sono una persona civile e rispettosa non mi altero di fronte al rincoglionito in bicicletta in mezzo alla strada, né alla signora che procede a 25 km orari su una strada larga come Karl-Marx-Allee, cercando un parcheggio di fronte alla scuola del suo maledettissimo bimbo (perchè a 10 metri dal portone no, eh, cos'è, il bambino è troppo ingozzato di girelle per camminare?). Una cosa però mi fa davvero schiumare, e cioè trovarmi davanti qualcuno che tiene un dannatissimo peluche appeso al lunotto posteriore, o comunque in bella vista. Io li odio i peluche, che senso ha mettersi un peluche in macchina? Avrai a occhio e croce trentacinque anni, che senso ha? Cosa ti è successo da bambino, di così sconvolgente da cadere nel baratro del peluche in macchina? Mettersi un peluche in macchina è una retrocessione sulla scala evolutiva, è l'accesso ai play off per la posizione di uomo di Cro-Magnon del tuo quartiere. Che non sei neppure sicuro di vincere, tra l'altro. Basta, basta! Abbinamento consigliato: Cannonau Riserva, Soletta, 2001 Tuesday, May 02, 2006Les origines, encore une fois
Lo so, mi volete bene, perchè la foto qui a sinistra da sola vale il post. E su questo siamo d'accordo, anche perchè è una implicita autorizzazione a scrivere quello che mi pare qui di seguito. Bene, allora per esagerare vi invito anche a ricordare la nostra vecchia amica M.M., ed in particolare il suo thé e pasticcini al momento di convalidarci gli esami. Adesso che sono sicuro di avervi rovinato la nottata (o la giornata di domani, e non so quale prospettiva mi aggrada maggiormente), posso fumare una sigaretta, leggere qualche pagina del Trattato sui postumi della sbornia di Juan Bas e coricarmi. Ah, a proposito di Juan Bas, mi sembra giusto chiudere con una citazione, così, per accomiatarmi: " Se avete intenzione di affogare i vostri problemi nell'alcool, tenete presente che alcuni problemi sanno nuotare benissimo." (Robert Musil)
Monday, May 01, 2006El Primero de mayo
E come per il post di pasquetta, anche questo primo Maggio è scivolato senza eventi degni di nota. Mi sono rilassato, decompresso, senza fare nulla che non avessi assolutamente voglia di fare, dal momento in cui mi sono svegliato fino ad ora. Ho finito di leggere Cocky, ho guardato Revenge of the Nerds 2 per assicurarmi che ci fosse almeno un momento anni ottanta durante la giornata, ho preparato un arrosto (speriamo) fenomenale e ho lavorato un po' sul nostro blog. Avrete notato che sono spariti calendario ed orologio così com'erano prima, sostuiti da una versione più sobria, con le informazioni essenziali. Ho aggiunto una barra di ricerca che usa Google per cercare nel blog, ed aggiunto le statistiche in fondo alla pagina, a destra, come richiesto da Vossia. Ah, ovviamente, la scritta sul banner in cima adesso è un po' meno scontata e - sperando che funzionino - i commenti sono finalmente attivati, solo per utenti iscritti. Magari prima di fine serata, se mi assale qualche idea bislacca, faccio qualche altro aggiornamento. Per il momento vado a preparare la tavola in attesa di sedermi con un bicchiere di vino e sacrificare parte dell'arrosto sull'altare della mia cena. Au revoir. Abbinamento consigliato: Il Bosco, Syrah, Tenimenti Luigi d´Alessandro, Cortona, 2001 |