Cette Meuf, elle me file grave le Gourdin (in Italiano: Considerazioni Esistenziali)
Sto diventando intollerante, ne sono consapevole.
Anche se poi, a dirla tutta, lo sono in maniera un po’ strana: ecco, diciamo un intollerante liberale, sempre che la definizione possa avere un senso.
Sono intollerante contro tutti coloro (uomini, donne, vecchi, bambini, e quasi sempre cattolici) che pretendono di dover decidere quello che posso o non posso fare. Sia chiaro, non mi rinfacciate il solito pippone sulla libertà come la sfera che invade la tua e poi la mia e bla bla bla.
Quello di cui parlo è paradossalmente molto più semplice:
1. se io, ateo e materialista, voglio che – nel caso in cui il mio cervello o il mio corpo dovessero spappolarsi (per una miriade di motivi) – mi venga staccata la spina, perché lo Stato (che ultimamente si fa sentire solo quando c’è da fare la dichiarazione dei redditi) me lo deve impedire? Vivo in Italia, mica in Vaticano, e se non erro dal 1984 saremmo uno Stato laico: in realtà molti cominciano a convincersi che siamo uno Stato laido.
2. se io, ateo e materialista, non voglio sposarmi ma convivere e dare alla mia compagna (molto probabilmente una prostituta boema morfinomane, ma questo è irrilevante) i diritti che avrebbe una moglie (eredità, pensione, cazzi e mazzi) perché lo Stato me lo deve impedire? Ma cosa c’entra questo con la distruzione della famiglia? E inoltre, tanto per essere realisti, ma quanto credete che possa durare questa famiglia senza i diritti di cui sopra? Mah.
3. se io, ateo e materialista, voglio andare a troie, perché non le posso trovare in un simpatico locale arredato a tono, dove mi servano Dom Perignon del 1996, e dove le ragazze abbiano deciso da sole di fare le passeggiatrici, siano controllate e paghino le tasse? No, è contro la morale, quindi mi restano tre alternative: a) Olanda, Germania, Austria etc. [volo low cost al prezzo di una buona bottiglia di vino, bordelli a tema appena fuori dagli aeroporti, peraltor a costi modici] b) zona industriale, sera tardi, coda tra le piazzole, liti per il parcheggio, offerta qualitativamente squallida, rischi la vita c) escort, da qualsiasi giornale locale, 22enne fighissima in appartamento riservato solo distinti, disponibile per la sera stessa, in due giorni guadagna come me in un mese, e tutto al netto delle tasse. Non dovrebbero girarmi i coglioni?
4. se io, ateo e materialista, voglio avere un figlio con la mia eventuale compagna (sempre la leggiadra boema, con molta probabilità) ed ho bisogno – perché nessuno lo fa senza necessità, è ovviamente meglio scopare – della pratica della fecondazione, in Italia non posso fare quella omologa (perché non siamo sposati), né quella eterologa (perché è vietato, cattivo, cacca, omicidio, raccapriccio!, per dirla con i cattolici), Quindi vado in Spagna, e ovviamente me ne fotto. Ma qualcuno si è accorto che non siamo più negli anni ’60, e che in Spagna (citato come esempio, è vicino, costa poco, e ti spari anche ottanta birre mentre aspetti) ci si va in giornata ad un prezzo accessibile a quasi tutti?
Se io, ateo e materialista, inizio a stufarmi di quanto sopra, e penso di trasferirmi ovunque, a lavorare per una multinazionale senza cuore che mi riempirà di soldi per appannare la mia coscienza irritata dallo sfruttamento di miliardi di persone, come biasimarmi?
Poi me ne andrò in Olanda per i vizi, in Spagna per aborti/fecondazioni, ed in Italia verrò solo a mangiare; sicuro che in quest’ultimo caso non mi faranno la ricevuta, ovviamente.
Tanto l’aereo costa poco, ormai.
Bastardi.
6 Comments:
Post perfetto, Erasmino.
Il problema è che nei paesi del terzo mondo, dei quali l'Italia fa ormai parte, i governanti se ne sbattono altamente dei cittadini. E ammantano volontieri di una coltre ideologica le questioni riguardanti milioni di persone, trasformando i diritti di tutti in privilegi esclusivi (per loro, ovviamente).
La questione è ormai drammatica, davvero. Se non fosse per la cena appena terminata (lo stomaco pieno chiama giudizio) sarei fortemente preoccupato. Ma in fondo, un paio di semplici bruschette con l'Olio extravergine di oliva del Garda, qualche cubetto di Percorino Romano, una lauta ed equilibrata Pasta e Fagioli ed una mezza bottiglia di Pinot Nero di Franz Haas mi hanno reso piuttosto sereno. Si fottano, emigreremo definitivamente anche noi. Povera Italia.
Alla serenità contribuisce anche il mio nuovo desktop, che alla riunione dei Direttori ha suscitato commenti molto positivi. Anche se ero indeciso su questo, come alternativa.
E cmq, complimenti per il gergo veramente ggiovane che intitola il post. Ma perché "gourdin" in maiuscolo?
Ad ogni modo l'Italia non è uno stato laico, ma uno stato concordatario, il che equivale a dire che ce l'abbiamo al culo.
E' Che Quando Mi Riferisco Anche Solo Velatamente Al Mio Tendo Ad Esagerare Con Le Maiuscole.
Certo, certo...
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