Una Chiesa moderna, aperta al dialogo e al passo coi teNpi
Questo il ritratto della Santa Romana Chiesa se ci rifacciamo alle recenti iniziative intraprese dalle autorità ecclesiastiche e alle ultime dichiarazioni rese dal Papa.
Nel primo caso, il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute ha pensato bene che dopo una trentina d'anni, e qualche migliaio di morti di Aids, fosse venuta l'ora di stabilire un po' più scientificamente l'utilità o meno del preservativo come strumento per combattere le malattie sessualmente trasmissibili. Se si pensa che ci sono voluti 359 anni e rotti per riabilitare - ma mica tanto - Galileo Galilei, i 30 che la Chiesa ha impiegato per accettare - seppur parzialmente, molto parzialmente - l'uso del preservativo rappresentano un notevole passo avanti. Coraggio, meglio tardi che mai.
Il secondo caso è invece sintomatico del nuovo atteggiamento aperto e tollerante di Sua Santità Peppone Ratzinger. Costui infatti, comunicando di aver portato a termine il suo nuovo libro, ha d'ores et déjà affermato che sarà consentito contraddire le teorie ivi esposte, facendo simpaticamente (?) allusione, credo, al polverone di Ratisbona. Però c'è un però. Perché sarà sì possibile dissentire, ma solo perché questa nuova opera sarà scritta da Joseph Ratzinger e non sotto lo pseudonimo di Benedetto XVI. Per cui quando Joseph si rimetterà il costumino da Papa tutto tornerà come prima e sarà meglio non contraddirlo per non fargli fare brutta figura con i suoi amici porporati.
Ad ogni modo la svolta modernista della Chiesa Cattolica è sicuramente un fatto positivo, soprattutto se confrontato con notizie dell'ultim'ora che sembrano gettare una nuova ed inquietante luce su alcune religioni che fino ad oggi erano ritenute innocue.
E dopo un ultimo saluto a Robert Altman, per la gioia di tamarri grandi e piccini, un po' di Hollywood metal:
1 Comments:
Yeaaaaaaah, Melodic Boombastic Cacofonic Hollywood Metal!!!
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