La rasseNgna staNpa
Non avendo voglia di spremermi troppo le meningi, limiterò questo post ad un'esposizione, in rigoroso ordine sparso, delle notizie che più mi hanno colpito in quest'ultimo periodo.
1) Padre Fedele in esilio, come Napoleone.
2) Il viceministro del Ministero dell'Economia e Finanze Visco scopre con una certa maraviglia, all'età di 64 anni e con il popò di cv che si ritrova, che per contrastare l'evasione fiscale potrebbero essere utili i controlli incrociati e la costituzione di un'anagrafe tributaria.
3) A quanto pare Al Bano trovava il tempo per cantare per Padre Pio, ma non quello per passare gli assegni di mantenimento ai figli.
4) Israele rompe la tregua in Medio-Oriente in tempi che farebbero invidia ad un eiaculatore precoce. La cosa non stupisce più di tanto visto che gli ultimi interventi di Olmert sembrano dei copy & paste dei discorsi più ispirati (???) di Mussolini e Bush.
5) La probabile candidata della sinistra alle prossime elezioni presidenziali francesi, Ségolène Royal, torna dalle vacanze e trova la sua casa "visitata".
Il professor Birckmeyer colpisce ancora?
6) Si vocifera che il presidente americano abbia letto L'Etranger, ma ci sono forti indizi che abbia letto solo il passo in cui Meursault spara all'arabo.
Vabbè, scusate, questa era troppo facile come battuta.
7) Günter Grass confessa di aver fatto parte delle SS quando aveva 16 anni e i soliti rompicoglioni pretendono la restituzione del Premio Nobel.
Ora, anche Pirandello era iscritto al PNF, Céline era un collabo e Ezra Pound faceva propaganda per la Repubblica di Salò, ma questo non ha impedito loro di scrivere Sei personaggi in cerca d'autore o Voyage au bout de la nuit o i Cantos (tra l'altro se Louis Ferdinand Destouches non fosse stato un collaborazionista non avrebbe mai scritto Nord, con nostro grande rammarico).
Ergo, non confondiamo l'uomo con l'artista.
8) Gli Stati Uniti si confermano la più grande democrazia del mondo.
9) L'uomo con due peni.
Infine, la notizia più importante: quando rinasco voglio essere lui.
Bande sonore: Beirut - The Gulag Orkestar
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