Cheers Mate!
E’ sempre piuttosto difficile riprendere il filo del discorso dopo due settimane di vero e proprio vagabondaggio, in cui la sensazione di essere tornati a qualche anno prima (mondo quasi perduto) è resa ancor più forte dalla vicinanza delle persone che hanno condiviso quel periodo. Speciale, anche nel ritorno agli stessi luoghi, ed è davvero difficile andare per ordine.
Andremo quindi di palo in frasca, in questo post ed in quelli successivi, visto che un blog autoreferenziale non deve certo dare troppe spiegazioni.
Partiamo dal RHUL. Stef è sempre il medesimo, nulla cambia, è sempre all’Happy Man, ormai quasi definitivamente sulla via dell’alcolismo, ed ha pressoché finito il suo PhD sulla pornografia dell’età vittoriana. Al suo fianco, tutti i giorni alle 11, Big Mike (e chi ha passato tanto tempo a Crossland sa bene di chi parlo). Crossland non è cambiato esteticamente, ma ora c’è la rete wireless (e quindi i nerds che vanno a controllare l’email) e non si può più fumare. Non eravamo in term quindi non ho visto studenti, ma l’impressione è che gli AA si siano spostati al Medicine, che ha sostituito l’Holloways ed è stato arredato come un posto da fighetti anni settanta, con le poltrone di pelle. I tavoli non appiccicano più, quindi non mi piace; ma si può fumare. Founders è sempre lì, gli hanno piazzato un altro misero edificio vicino ed hanno invece costruito due nuove Hall dai nomi impronunciabili (gaelico?) per compensare la perdita di Athlone.
Ebbene sì, la stanza di Compagno Segretario non esiste più, Athlone è stato demolito per il 70%, e l’ultimo pezzetto che resta in piedi sarà trasformato in residenza luxury per i visiting teachers e quant’altro. La cittadella fortificata dell’alcolismo è comunque sempre la stessa, rafforzata dal fatto che Lee è ora manager di Crossland ed anche Dan il bulgaro lavora in campus. Potenza della somma di alcool a basso costo e continuo turnover di figa giovane; l’ho sempre detto che è la ricetta ideale per arginare la fuga dei cervelli!
Su Graham spenderò un post a parte, quindi per ora lo lasciamo da parte.
Il resto di Londra è sempre la stessa, non vale la pena sprecare troppi commenti. Nel bene e nel male, tra pregi e difetti, resta un posto unico, e più che parlarne bisogna andarci. E basta.
Jimbo è – anche lui – sempre il medesimo, a parte un aumento del suo giro vita, e persegue la sua carriera nelle news, con un davvero discreto successo. E’ tenero, il nostro orsetto dell’Amore, e non si può non volergli un bene del diavolo.
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