La Storia Infinita
Per cause prettamente lavorative non ho il tempo di approfondire l’argomento come amerei fare ora in questa sede, ma mi sembra scontata la necessità di un brevissimo commento a quanto sta succedendo in queste ore tra Israele e Libano.
Ebbene, l’opinione del sottoscritto è la seguente: lo Stato di Israele ha il pieno diritto di difendersi con tutti i mezzi convenzionali che ritenga opportuni da un attacco che – a tutti gli effetti e secondo le norme del diritto internazionale – è stato portato senza provocazione dal territorio di un paese sovrano non occupato (il Libano) all’interno dei confini settentrionali di Israele. Confini che, a differenza di quanto accade per la striscia di Gaza, non sono ad oggi in discussione.
Il fatto che tale attacco sia stato inoltre portato dalla fazione Hezbollah, che siede regolarmente all’interno del governo libanese, non fa che aggravare la situazione e rendere la reazione di Israele ancor più legittima.
Detto ciò, ed in attesa dei distinguo che sono sicuro Compagno Segretario espliciterà qui quanto prima, il sottoscritto riconosce la necessità di minimizzare le vittime civili ed attivare la diplomazia internazionale al fine di ricercare una composizione pacifica della controversia.
Solo che qui non si tratta di un’occupazione o di un atto terroristico, ma piuttosto di un atto di guerra vero e proprio. E non mi risulta che il diritto all’autodifesa – pur nella giusta misura - sia divenuto illegittimo.
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