Caravanserragli, postriboli e meteorismo
Il fatto che per assistere ad Arezzo Wave quest’anno si debba pagare costituisce senz’altro un punto di svolta (a mio avviso negativo) rispetto alla tradizione oramai ventennale della manifestazione.
Ma che sul palco del Main Stage salga un gruppo... oddio, gruppo è una parolona, la definizione giusta in questo caso sarebbe manica di raccattati... riformulo: che sul palco del Main Stage salga una manica di raccattati come i Baustelle - che farebbero una magra figura persino al Festivalbar - la dice lunga sul declino del Love Festival.
Probabilmente gli organizzatori sperano che giovedì sera sia ancora possibile trovare droghe decenti e che quindi gli spettatori non si accorgano dello scempio che gli viene propinato.
A proposito Erasmino, te la senti di scendere fino ad Arezzo nel week end, io torno giù domani sera? Dai, facciamo le cose dei ggiovani, come ai vecchi teNpi!
Bande sonore: Marco Parente - Derivanti
6 Comments:
Se solo pensi che ho visto gente confondere Ani Di Franco con Alanis Morrisette (se non sbaglio nell'edizione del 2002), è chiaro che la cultura musicale dello spettatore medio di Arezzo Wave è in netto calo.
Ma lo sai che nel 2002 l'ho visto anch'io uno che ha preso Ani Di Franco per Alanis Morrisette!
Era uno secco, con gli occhialini e logorroico, per caso?
Sì, sì, era proprio fatto così, era vicino ad uno con pochi capelli, che poteva essere scambiato per un alcolista sardo e non faceva altro che sbavare ed oscillare in maniera penosa quando cercava (inutilmente)di alzarsi.
PS: per il weekend ci penso, ho una cosa da sistemare che riguarda da vicino la Polonia, ti aggiornerò per telefono...
Pochi capelli un cazzo!
Scusa, hai ragione, è più appropriata la locuzione senza capelli...
Ma senti chi parla... l'ultima volta che ci siamo visti non eri messo molto bene, tato.
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