Cac tao bu ne con
Ho lavorato tutto il giorno, me ne torno a casa sfinito che ancora il cellulare dell'ufficio squilla in tasca per qualche intoppo che non cambierà il mondo, ma sono felice, in primis per il branzino marinato che ho deciso di cucinarmi stasera, accompagnato da un bicchiere (magari anche due o tre, eh) di Berlucchi Cellarius 2002. Rigorosamente ghiacciato.
A quel punto, ovviamente, mentre ho le mani immerse nell'intimità del branzino, suona il campanello. Dannata legge di Murphy, ma mica si può pretendere che non succeda. Vado ad aprire in canottiera, asciugandomi le mani (un quadro agghiacciante). E davanti a me c'è uno pseudo-residuato della guerra fredda, con i baffi neri a spazzola da sciuscià, che mi porge un numero di questo giornale e mi chiede a bruciapelo se mi interessa sostenere i compagni. Credo che anche Compagno Segretario lo avrebbe insultato, invece con la massima nonchalance ho semplicemente risposto no, grazie chiudendo la porta. E finisco qui, non c'è neppure bisogno di ulteriore commento.
Vi lascio, per questa sera, con il sottostante (simpatico) video, in cui il fratello di Spud canta una canzone di Max Pezzali sul sedile posteriore di una qualche auto. E, come Compagno Segretario potrà facilmente intuire, ad una prima visione sono restato piuttosto interdetto da alcune somiglianze.
Abbinamento consigliato: Sangiovese di Romagna Superiore, Avi Riserva, San Patrignano, 1999 (visto che stiamo per entrare nel weekend mi sembrava una scelta quasi obbligata...)
6 Comments:
Non ho colto le somiglianze, sinceramente
Imbecille
Fammi indovinare, tu sei quello che guida e io quello dietro? Ma comprati un paio d'occhiali nuovi, checca!
Veramente sarebbe io sono quello dietro e tu non sei nessuno ma lasciamo perdere..
Quello dietro è un po' più bello di te, però effettivamente qualcosina...
Mi somiglia molto, più che altro durante la celeberrima serata dell'abbaiare.
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