Live from Beijing
I tassisti di Pechino guidano veloce, chiusi nella loro gabbia di plexiglas e metallo indefinito, per tenerli separati dai passeggeri, sai mai che siano pericolosi. I tassisti di Pechino leggono con attenzione il bigliettino con l'indirizzo scritto in cinese, che gli porgi speranzoso, annuiscono e poi ti portano da un'altra parte, perchè in realtà non hanno capito. Il dubbio ti viene quando ti accorgi che il bigliettino lo leggono al contrario, e per quanto ignorante sia, gli ideogrammi hanno un loro sopra ed un loro sotto.
I tassisti di Pechino si perdono per andare a Carrefour o Walmart, forse è comprensibile, ma perdersi andando a piazza Tien An Men (sopra) lo è un po' meno. Però il tassimetro funziona sempre, e ti fa automaticamente la ricevuta a fine corsa - come in Italia, insomma. I tassisti di Pechino ti portano in giro alle 5 del mattino con la musica a tutto volume, cassette di pop di una qualche girl-band di Shangai, e ti lasciano da un'altra parte. Non solo rispetto a dove avresti voluto andare, ma rispetto al mondo. Da un'altra parte in senso assoluto. E quasi sempre a un chilometro di distanza dal primo english speaker.
I tassisti di Pechino non hanno dubbi. Però si fermano in mezzo alla tangenziale all'ora di punta, scavalcano le barriere di cemento e chiedono la strada a qualcuno sulla corsia opposta. Qualcuno che, non serve quasi dirlo, indica sempre la direzione da cui sei arrivato. I tassisti di Pechino, se gli chiedi di portati all'hotel Ramada, ti portano al Renaissance. Si fermano di fronte all'entrata, ti sorridono felici e ti indicano la scritta dicendoti "La-ma-da". E tu dici "Bù, Le-na-sance". Ti sorridono ancora e ti dicono "La-ma-da?". Allora li ringrazi, paghi, scendi, entri nella hall del Renaissance e chiedi al concierge di chiamarti un taxi per il Ramada.
I tassisti di Pechino non conoscono le strade, gli hotel o gli indirizzi. Ma conoscono la vita, loro e degli altri, da buoni osservatori privilegiati. Quando ti sorridono dietro il plexiglas dopo averti abbandonato in mezzo alla tangenziale con le luci del taxi spente sono quasi teneri. Poi ti dicono "OK, mister", e ti portano da un'altra parte.
Abbinamento consigliato: 2003 Clos Des Papes Chateauneuf-Du-Pape
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